In America le grandi aziende come Apple e Google si prendono letteralmente cura del proprio personale: i dipendenti, infatti, nel loro posto di lavoro possono trovare tantissimi benefit come centri benessere dotati di personale medico.

Amazon ha deciso di spingersi oltre creando un modello di assistenzialismo che può essere rivolta non solo ai propri dipendenti ma potenzialmente anche a tutti i lavoratori americani con l’intento di rendere Amazon Care una parte di un pacchetto globale di benefici per i dipendenti, la risorsa più importante di ogni azienda.

Il progetto Amazon Care

La sperimentazione del progetto Amazon Care è partita da Washington un e mezzo fa convogliando tutte le energie del colosso verso una rivoluzione del settore sanitario. In quest’ottica, Amazon ha formato una joint venture con JP Morgan e Berkshire Hathaway che possiede importanti marchi farmaceutici come GlaxoSmithKline, Johnson & Johnson e Sanofi Aventis. L’obiettivo di questa unione è offrire a milioni di individui e famiglie l’accesso immediato a cure e consigli medici 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.

Dopo aver portato avanti i primi esperimenti di assistenza sanitaria on demand per fornire ai propri dipendenti e alle loro famiglie un accesso veloce a cure mediche di alta qualità, Amazon ha annunciato che il progetto Amazon Care verrà diffuso in tutti gli Stati Uniti questa estate. Il servizio non sarà dedicato solo ai dipendenti, ma ne potranno usufruire anche le aziende di tutte le dimensioni che si iscriveranno come clienti.

Il modello assistenzialista proposto da Amazon si tratta di un ibrido che combina l’assistenza da remoto e la visita. Questa sorta di medical delivery è stata pensata come una soluzione che possa colmare le lacune nelle offerte di assistenza sanitaria aziendale.

La digitalizzazione dei servizi assistenziali

Il servizio è sviluppato con processi che si basano su chat, il video e l’assistenza da remoto, facilitati da una app dedicata disponibile sia per Android che per iOS, in grado di fornire una linea diretta con un’infermiera o un medico. Attraverso la digitalizzazione dell’assistenzialismo Amazon ha determinato un incredibile incremento della velocità di accesso alla cura; infatti, per mettersi in contatto con un professionista dell’assistenza sanitaria attraverso le procedure digitali, si impiegano meno di 60 secondi. Inoltre questo meccanismo elimina i lunghi tempi di attesa e di viaggio.

Non tutti i problemi sono risolvibili attraverso una videoconferenza o un consulto via chat: per questo motivo Amazon Care ha sviluppato una seconda modalità di assistenza, quella della cura di persona. Questo secondo procedimento è una sorta di evoluzione 2.0. delle chiamate a domicilio.

Amazon Care infatti potrà inviare a casa del paziente che lo richiede un medico che si occuperà di fornire assistenza compiendo tutti gli esami del caso e facendo le dovute prescrizioni. L’evoluzione sta nel fatto che per questa modalità Amazon ha pensato a un tracking simile a quello della consegna dei pacchi: l’app sarà infatti in grado di indicare entro quando sarà prevista la visita del professionista.

L’essere umano rimane al centro del processo virtuale

Amazon Care è in grado di aiutare i pazienti soddisfacendo un ampio spettro di esigenze sanitarie. Attraverso l’app è possibile accedere alle vaccinazioni annuali, agli screening sanitari e avere supporto per la pianificazione pre- gravidanza e consigli sessuali nonché avere importanti tips su come migliorare la propria alimentazione e il proprio stile di vita.

Per i bisogni invece immediati è possibile avere indicazioni su come trattare malattie e lesioni.

La virtualità al contrario di quanto si possa pensare lascia emergere anche un ampio margine di umanità, infatti per la continuità delle cure è possibile consultare gli stessi team dedicati di professionisti medici. I pazienti possono così programmare le visite di controllo con il loro medico preferito, creando delle relazioni a lungo termine che garantiscono fiducia e una maggiore sicurezza nel campo medico e della salute in quanto un rapporto continuativo è preferibile nel caso del trattamento di malattie come il diabete.

Amazon Care ha già avuto tantissimi feedback positivi perché anche durante la pandemia COVID-19 è riuscita ad adattarsi e a trovare delle soluzioni efficaci per le esigenze dei pazienti. Durante il lockdown infatti c’è stato un calo dei vaccini pediatrici e Amazon Care si è subito adattato per fornire dei vaccini a domicilio, contribuendo inoltre a ottimizzare le postazioni di lavoro per chi operasse in regime di smart working e fosse soggetto a problemi articolari.

Già a partire da questa estate è prevista l’espansione dei servizi virtuali in tutti i 50 stati degli Stati Uniti.

Per quanto riguarda invece la modalità “in presenza” la questione è più difficile e i processi risultano più lenti: i servizi di Amazon partiranno da Washington D.C. e Baltimora, per poi espandersi lentamente in altre città nel corso dei mesi successivi.

Articolo di Eleonora Orrù