Annunciato con enfasi nel febbraio scorso, il nuovo update di Google ha decisamente smosso l’interesse dell’intera community di esperti web.

Il nuovo sistema algoritmico chiamato Google Passage Ranking si annunciava come rivoluzionaria evoluzione della SERP, in grado di permettere una nuova classificazione dei passaggi di testo, all’interno di una specifica pagina rapportato alla “search intent” dell’utente.

Immagino che molti non avranno ancora capito di cosa stiamo parlando.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Cosa è il Google Passage Ranking

Per capire bene l’evoluzione, dobbiamo partire da ciò che sempre abbiamo conosciuto del processo “Sherlock Holmes” del motore di ricerca.

Come tutti sanno, la ricerca di Google valuta per indicizzazione, e quindi per risposta a una ricerca, tutto il contenuto all’interno di una pagina web.

Sempre al fine di migliorare l’esperienza utente, il motore di ricerca si è voluto affinare per migliorare la reperibilità rapportata alla pertinenza di una query.

Semplificato, Passage Ranking dovrebbe essere in grado di trovare informazioni, parti di essa o corrispondenze utili, anche se sepolte in profondità nella pagina web.

Un vero e proprio step di maggiore comprensione, visto che questo faciliterebbe non solo i tempi di scansione, ma agevolerebbe anche quei testi dove l’informazione giusta è semplicemente celata in un contesto più articolato. Questa capacità della SERP di estrapolare dal contesto risulta quindi come una lente di ingrandimento capace di andare a scovare una risposta o l’informazione dell’utente in modo più selettivo o perlomeno statisticamente più utile.

Inoltre, la logica di questo algoritmo darebbe nuove opportunità a quei contenuti definiti “long form”.

Ovvero quei contenuti che, per regole di redazione, fanno fatica a sottostare in testi convenzionali di 600 o 800 parole. La libertà di chi scrive contenuti si amplierebbe, consentendo anche a pagine web più complesse di poter esprimere un argomento chiave sapendo che Google lo prenderà in considerazione anche se non parte centrale dell’intera SEO della pagina.

L’impatto di Google Passage Ranking

Gli effetti di una tale logica algoritmica potrebbero essere notevoli. Non a caso, a partire dalla sua uscita ufficiale nel 10 febbraio 2021 l’efficacia della query di ricerca ha registrato un miglioramento di circa il 7%.

Ovviamente tale percentuale può sembrare poca cosa ma non dobbiamo trascurare che l’update è in parte ufficioso (o comunque ancora in beta) e sicuramente diffuso sulla serp americana.

Difatti, Google ha confermato che dopo il rilascio del Passage Ranking in inglese, i rilasci per altri paesi e altre lingue sono da considerarsi in divenire (anche se molti considerano anche sulla SERP italiana già attivo il funzionamento).

A tutti quelli che si staranno domandando come accorgersi di tale cambiamento è giusto dire che non è possibile “vedere” il cambiamento della SERP.

Come descritto ufficialmente da Google: “Il posizionamento dei passaggi non produce risultati come aspetto estetico diverso, ma una classificazione in tutto simile a quella degli altri snippet dei risultati di ricerca.”

Quello che cominceremo a vedere (e in alcuni casi è già attivo se corrispondente a risultati ricollegabili a siti americani) è una presentazione puramente indicativa con una finestra di suggerimento testuale, anziché un risultato più generale.

Cosa fare per assecondare il nuovo Googla Passage Ranking

Google ha sempre lavorato anche per “aiutare coloro che non hanno necessariamente familiarità con la SEO o sanno come sfruttare i loro contenuti o la content strategy“.

Nello specifico ci si riferisce a tutti quei contenuti costruiti con il nobile intento di avere risultati migliori, ma che poi finiscono per essere pagine lunghe e prolisse, dove parole chiave e argomenti vengono resi ridondanti all’unico scopo di farsi notare dal motore di ricerca.

Non solo. Molte strategie di marketing trovano ancora difficoltà a sposare pertinenza di un concetto con l’uso oramai obbligatorio dello storytelling.

In questa confusione tra esigenze SEO e postulati di marketing e comunicazione, il nuovo update mette a punto un nuovo metodo per “assegnare un punteggio a parti diverse di una pagina in modo indipendente”.

Passage Ranking diviene quindi un cambiamento di lettura ed estrapolazione del significato di pagina, in modo da renderne attendibili solo alcune parti, trasformando la parte di testo in un risultato in grado di soddisfare la query dell’utente.

In conclusione, non cambia il modo di fare SEO, ma migliora l’occhio che decide e filtra la “risposta istantanea”. Snippet e attributi base di pagina restano una costante.

Ma finalmente sapremo che gli sforzi promossi per inserire argomenti di interesse nelle nostre pagine web, ora hanno un alleato in più. Ovvero un motore di ricerca in grado di giudicare e scandagliare le nostre pagine con maggiore attenzione, premiando parti del contenuto e non solo intere sessioni di pagina.