Leonardo e Microsoft fanno sul serio per lo sviluppo digitale delle Pubbliche Amministrazioni.

È notizia recente, infatti, che le due aziende abbiano creato una nuova partnership improntata sulla sicurezza cibernetica e sull’innovazione tecnologica.

Leonardo come system integrator

Da anni Leonardo è la principale azienda italiana improntata sul settore dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza.

In questo ambizioso progetto in cooperazione con Microsoft, Leonardo si occuperà principalmente della cyber security, ormai argomento essenziale con lo sviluppo dei cloud anche per il settore pubblico.

Leonardo sarà anche System integrato: in parole povere, si occuperà dei programmi di sicurezza, trasformazione digitale e consolidamento dei data center delle Pubbliche Amministrazioni.

Microsoft e il piano di investimento italiano

Microsoft non ha chiaramente bisogno di particolari presentazioni. Per le PA fornirà soluzioni avanzate per i Big Data, mettendo a disposizione le proprie piattaforme tecnologiche e cloud per poter sviluppare veri progetti di trasformazione delle imprese pubbliche.

Di fatto, la presenza di Microsoft accelera l’utilizzo della tecnologia nelle PA per migliorarle e renderle al passo coi tempi.

Leonardo e Microsoft, binomio vincente

Era il 2017 quando le due aziende hanno creato la prima partnership nell’ambito Industry 4.0, con la soluzione “Secure Connected Factory”.

Il piano delle due aziende si è rivolto al comparto manifatturiero, unendo i mezzi di Security di Leonardo e la tecnologia di Microsoft.

Il risultato? Il miglioramento dei processi produttivi, riducendo i tempi e i costi di sviluppo. Niente male.

Il binomio, quindi, continua.

E se Microsoft permette di applicare alcune tra le migliori tecnologie esistenti, Leonardo mette a disposizione le proprie avanzate competenze sul mondo cloud e della sicurezza informatica, un elemento non secondario se si parla di Pubbliche Amministrazioni e dati sensibili.

Mondo digitale pubblico

In Italia ci frastornano di documentazioni, di fogli, di uffici che rimbalzano ad altri uffici.

Quante volte abbiamo pensato “se fosse online sarebbe più semplice”? Già, per modo di dire. Perché digitalizzare rende più semplice la fruizione all’utente finale, ma implica la necessità di avere alle spalle una struttura efficace, funzionante e potente.

Ed ecco quindi che entrano in gioco Leonardo e Microsoft, che permetteranno non solo di migliorare l’esistente, ma di programmare in modo più efficace.

Italia digitale 2026

Questo il nome del progetto firmato dal ministro Alessandro Colao. L’accordo con Leonardo non è casuale, ma si inserisce in una nuova e rinnovata attenzione nei confronti delle novità e frontiere tecnologiche.

L’obiettivo principale è rilanciare l’Italia e le istituzioni, come hanno spiegato gli stessi vertici di Leonardo.

Al centro di questo maxi progetto la nascita del Polo Strategico Nazionale, un centro che avrà il delicato compito di gestire le risorse tecnologiche per i servizi più sensibili del Paese.

Tecnologia e collaborazione

Come già ampiamente detto, Leonardo e Microsoft non sono nuovi alla collaborazione, che unisce le migliori tecnologie di ambo le parti.

Ma l’idea che due big del settore tecnologico scendano in campo assieme non è nuova: poche settimane prima l’annuncio del rapporto con Microsoft, Leonardo ha siglato un accordo con Ericsson per la tecnologia del 5G a livello mondiale.

Entrambi seguono l’accordo di inizio 2021 tra Leonardo ed Aruba per la sicurezza delle soluzioni cloud, altro progetto che unisce due potenze in un’unica filiera italiana rivolta però al mercato europeo.

Insomma, in casa Leonardo non sono nuovi alle possibilità, soprattutto collaborando con i top del settore: segno di apertura mentale e lungimiranza, in particolare in un mondo iperconnesso in cui la qualità delle forniture tecnologiche è essenziale per distinguersi nel mare magnum di offerte.

Che questo sia l’inizio di una nuova era digitale per le Pubbliche Amministrazioni italiane, è presto a dirsi.

Di certo già la presenza di un progetto così strutturato è una base che fa ben presagire per il futuro, soprattutto pensando di abilitare al digitale alcuni servizi delicati delle PA.

Di fatto, le parole del ministro Colao in merito spiegano perfettamente il fulcro del progetto:

Mettere assieme il meglio dei due mondi: la collaborazione con i privati, ma anche la tutela e la sicurezza che lo Stato deve dare”.

Un progetto per i cittadini potenziato dalla presenza dei due colossi della tecnologia.

Articolo di Maddalena Oldrizzi